Le donne non hanno mai avuto una vita facile, iniziarono a combattere per il diritto del voto e della libertà conquistata con fatica fino agli stereotipi dello sport: troppo deboli, emotive e competitive.
Ci sono state alcune Icone femminili che sono andate al di sopra di ogni aspettativa, facendosi valere per la dedizione e la costanza, riuscendo a raggiungere titoli mondiali.
Nel mondo della scherma, Ibtihaj Muhammad ha dimostrato a tutti che anche le donne mussulmane possono gareggiare e arrivare in alto in classifica.
Infatti, ha vinto ben 5 medaglie ai campionati mondiali (una d’oro, le altre di bronzo), ed è stata la prima musulmana ad aver vinto le Olimpiadi. Per giunta, è nota come la prima donna musulmana ad aver gareggiato internazionalmente sotto bandiera statunitense, indossando oltretutto l’hijab in ogni gara. Ricordiamo anche Trebisonda Valla, meglio conosciuta come Ondina, a seguito di un errore di trascrizione del nome da parte di un giornalista, è stata un’ostacolista e una velocista italiana dall’immensa grinta, che ha gareggiato durante il periodo fascista. All’età di tredici anni era già considerata una delle grandi protagoniste dell’atletica leggera italiana, diventando addirittura campionessa italiana assoluta. Ma la sua popolarità crebbe maggiormente intorno al 1936: “Il sole in un sorriso” – così chiamata dalla stampa – vinse l’oro alle Olimpiadi di Berlino negli 80 metri ostacoli, diventando così la prima donna italiana a conquistare una medaglia olimpica. Infine, la carriera della tennista Billie Jean King è carica di tantissimi successi, che non riguardano solo il tennis. Da sempre una grandissima sostenitrice dei diritti delle donne, nel 1968 vinse per la terza volta consecutiva il torneo di Wimbledon in cui ebbe un premio che risultava essere la metà di quello assegnato solitamente ad un uomo. Fu così che iniziò a lottare affinché sia uomini che donne potessero percepire un premio uguale. Grazie alla sua lotta per l’uguaglianza salariale, divenne la prima atleta donna a ricevere un premio di 100.000 dollari. Ma, purtroppo, l’obiettivo raggiunto non fu necessario affinché le disuguaglianze terminassero. Quando Billie Jean King vinse gli US Open nel 1972, ricevette 15.000 dollari in meno del campione Ilie Nastase, e a causa di questa ingiustizia dichiarò che non avrebbe giocato l’anno seguente se i premi non fossero diventati uguali. In conseguenza a questa dichiarazione della tennista, l’US Open divenne il primo torneo ad offrire un premio equo per donne e uomini. Inoltre lei fu la prima sportiva ad aver dichiarato pubblicamente l’omosessualità.
Sono passati anni da questi eventi memorabili e così significativi, per avere la libertà che possediamo oggi. Pertanto le battaglie non sono ancora finite, ma guardando indietro abbiamo ottenuto e otterremo nuovi traguardi e obiettivi per una serenità sociale.
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